Ultimo appuntamento venerdì 19 novembre , al Centro Allende alle ore 17, con La Spezia e i suoi palazzi, la rassegna che presenta i nuovi studi inediti sulla nostra città, che ha fatto il tutto esaurito oltre ogni aspettativa, organizzata dal Network delle Donne Manager e dalle Edizioni Giacché.
Interverranno anche l’assessore della Regione Liguria Enrico Vesco e il Sindaco Massimo Federici, che assieme alla Provincia, patrocinano l’iniziativa, con la sponsorizzazione di Conad-Leclerc, Banca Generali e Unipol Assicurazioni di Zangani.
Nell’incontro verrà raccontata la “Storia del quartiere umbertino: dalle case operaie ai palazzi Liberty” della zona, con la presentazione del libro di Annalisa Coviello, giornalista e scrittrice, e dell’architetto Valeria Scandellari, esperta conoscitrice dei palazzi liberty spezzini, entrambe autrici di un ampio studio, ricco di documentazione e immagini fotografiche. Vi è contenuta la storia della costruzione del quartiere, dalla progettazione alla realizzazione delle case operaie, con l’analisi dei materiali e delle scelte costruttive adottate, che ci dà un’inedita “visione” d’insieme della Spezia di fine ‘800, con la vita degli operai, delle loro famiglie e le condizioni di lavoro. Molte ed interessanti sono le storie dei primi “abitanti” delle case operaie: alcuni tra i primi “arsenalotti” infatti, parteciparono alla 3ª guerra d’indipendenza, altri combatterono con Garibaldi.
Di notevole interesse anche la parte dedicata agli altri palazzi della zona, come quelli di Piazza Brin, unica vera piazza cittadina. Di spettacolare bellezza i palazzi Liberty del quartiere, dalle facciate graffite e dipinte e dai portali di marmo riccamente intarsiati, che sorgono accanto alle case operaie. Fotografati e descritti nel particolare, spiegati nei loro simbolismi, sono un patrimonio da conservare e da proteggere, di cui Spezia era ed è ancora ricchissima, che fa della nostra città un “caso unico” nel panorama italiano. Nel libro sono molti gli esempi liberty in zona: oltre a palazzo Maggiani, forse l’esempio più significativo del liberty spezzino, i palazzi Palladini-Sabatini e Bertonati di Piazza Brin, Fumagalli-Federici o Vacchelli-Ricci. Ma anche Villa Layolo-Nespolo, la chiesa di via Milano a quella di via Garibaldi, l’Hotel Terminus, il Gaetano o gli altri edifici liberty di Piazza Saint Bon.
Interverranno anche l’assessore della Regione Liguria Enrico Vesco e il Sindaco Massimo Federici, che assieme alla Provincia, patrocinano l’iniziativa, con la sponsorizzazione di Conad-Leclerc, Banca Generali e Unipol Assicurazioni di Zangani.
Nell’incontro verrà raccontata la “Storia del quartiere umbertino: dalle case operaie ai palazzi Liberty” della zona, con la presentazione del libro di Annalisa Coviello, giornalista e scrittrice, e dell’architetto Valeria Scandellari, esperta conoscitrice dei palazzi liberty spezzini, entrambe autrici di un ampio studio, ricco di documentazione e immagini fotografiche. Vi è contenuta la storia della costruzione del quartiere, dalla progettazione alla realizzazione delle case operaie, con l’analisi dei materiali e delle scelte costruttive adottate, che ci dà un’inedita “visione” d’insieme della Spezia di fine ‘800, con la vita degli operai, delle loro famiglie e le condizioni di lavoro. Molte ed interessanti sono le storie dei primi “abitanti” delle case operaie: alcuni tra i primi “arsenalotti” infatti, parteciparono alla 3ª guerra d’indipendenza, altri combatterono con Garibaldi.
Di notevole interesse anche la parte dedicata agli altri palazzi della zona, come quelli di Piazza Brin, unica vera piazza cittadina. Di spettacolare bellezza i palazzi Liberty del quartiere, dalle facciate graffite e dipinte e dai portali di marmo riccamente intarsiati, che sorgono accanto alle case operaie. Fotografati e descritti nel particolare, spiegati nei loro simbolismi, sono un patrimonio da conservare e da proteggere, di cui Spezia era ed è ancora ricchissima, che fa della nostra città un “caso unico” nel panorama italiano. Nel libro sono molti gli esempi liberty in zona: oltre a palazzo Maggiani, forse l’esempio più significativo del liberty spezzino, i palazzi Palladini-Sabatini e Bertonati di Piazza Brin, Fumagalli-Federici o Vacchelli-Ricci. Ma anche Villa Layolo-Nespolo, la chiesa di via Milano a quella di via Garibaldi, l’Hotel Terminus, il Gaetano o gli altri edifici liberty di Piazza Saint Bon.
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