venerdì 5 novembre 2010

Serata in ricordo di Giovanni Podenzana fra musica e arte

Sabato 6 novembre alle 16.30 al Conservatorio di musica “Giacomo Puccini” (Via XX settembre 34) è in programma un incontro alla figura di Giovanni Podenzana dedicato a Giovanni Podenzana (1864-1943), etnografo e naturalista spezzino, per ricordare la sua attività di musicista e compositore.
L’evento è organizzato dall’Istituzione per i Servizi Culturali del Comune della Spezia attraverso il Museo Etnografico in collaborazione con il Conservatorio di Musica Giacomo Puccini e gli Archivi Mutimediali “Sergio Fregoso”.
In una doppia performance saranno esposti dipinti a lui ispirati, opera di Andrea Podenzana, mentre Stefano Ragni eseguirà, nella sala liberty del Conservatorio, alcuni componimenti musicali da spartiti originali di Podenzana, datati 1922 e conservati presso il Museo Etnografico a lui oggi intitolato.
Giovanni Podenzana è stato viaggiatore, collezionista e naturalista dal 1891 al 1905 visitò l’Australia, la Tasmania, la Nuova Zelanda, la Nuova Guinea, il Giappone, gli Stati Uniti. Visse a lungo in Australia, a Sydney, dove fondò un ensemble di sole donne, il Mandolin Double Quintet, di cui era direttore. Fu inoltre Conductor of the Royal Italian Mandolin Society, e sempre nella stessa città, aprì lo studio musicale Mandolin, Mandola and Guitar Studio of G. Podenzana. Fece numerose tourneé con la sua orchestra, alternando l’attività di compositore a quella di cabarettista e di concertista a bordo delle navi da crociera che collegavano l’Italia con gli Stati Uniti. Trasferitosi a New York, dove risiedette alcuni anni, vi fondò la Lega musicale italiana, importante punto di riferimento e di assistenza ai musicisti italiani in America.
Nel 1905 rientrò definitivamente in Italia e al suo incarico di conservatore al Museo Etnografico, al quale, dall’estero, non aveva mai smesso di inviare materiali delle culture extraeuropee. Anche se saltuariamente, tenne ancora concerti come violoncellista (Giappone, 1915 e Stati Uniti, 1917). L’incontro con l’etnografo Lamberto Loria segnò la svolta nei suoi interessi che dalle culture lontane si rivolsero a quelle della sua terra: nel 1906 inizierà infatti la raccolta sul campo dei manufatti tradizionali della Lunigiana, al cui studio e ordinamento museale dedicò oltre trent’anni di vita.
Andrea Podenzana si è diplomato All'Accademia di Belle Arti di Carrara. Attualmente docente di Tecniche Pittoriche all'Accademia di Belle Arti di Firenze ha alle spalle una consolidata carriera artistica, con numerose mostre in Italia e all'estero, e diversi premi e riconoscimenti in ambito artistico. Dal 2006 ha tenuto conferenze con l'Università di Lleida in Spagna per la promozione di scambi artistico culturali tra Italia e Spagna. Discendente di Giovanni Podenzana, il suo impegno è oggi rivolto alla valorizzazione artistico culturale della sua famiglia.
Stefano Ragni è un musicista di formazione umanistica che usa il pianoforte per concerti, conferenze e seminari dedicati alla valorizzazione della musica italiana. Laureato in filosofia teoretica, diplomato in pianoforte, direzione di coro e composizione, ha avuto come maestri Macoggi, Badura-Skoda e Roman Vlad. Ha tenuto concerti in tutta Europa e in America latina, in Egitto, in Israele, all'ambasciata italiana in Sudan e ha svolto un ciclo di lezioni sulla musica italiana nell’Università della Musica e del Dramma di Khartoum. Molto impegnato sul versante della divulgazione ha pubblicato libri sui Viaggiatori Musicali in Italia, da Cristina di Svezia a Rousseau, Haendel, Casanova, Goethe, Madame de Stael e George Sand. Per i suoi studi su Giuseppe Mazzini e la musica è stato nominato membro della Commissione Nazionale per le Celebrazioni del bicentenario della nascita del grande ligure. E' docente di pianoforte al Conservatorio di Perugia dove tiene anche un corso di Storia e Analisi del repertorio. Insegna la storia della musica italiana all'Università per stranieri.
Per informazioni: telefonare al numero 0187257580 oppure scrivere all’indirizzo mail museo.etnografico@laspeziacultura.it .

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